“Cucina non è mangiare.
E’ molto, molto di più.
Cucina è poesia.”
(Heinz Beck)

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Voglio iniziare questo articolo, e questa rubrica, con onestà.

Vi dirò subito, quindi, che non sono mai stata una mangiona, che se fosse per me vivrei di dolci (ma ne mangio pochi, ché altrimenti non saprei smettere), e che ho delle abitudini alimentari che molti dei miei amici giudicano, per essere gentili, un tantino “particolari”. Generalmente non mangio cose di colore verde tranne le olive (non ho mai capito il perché), non sono mai riuscita a finire una bistecca nella mia vita (ne avrò mangiate tre), vorrei riuscire a gioire davanti a un piatto di pesce e la frutta la taglio a pezzetti e la mangio nel piatto o nel bicchiere (proprio come i bambini). Per favore, i commenti fateli sottovoce!!

Lo so, mi rendo conto che con me è più divertente andare al mare o cantare sotto la pioggia che andare al ristorante. Nonostante questo, però, mi piace cucinare.. non sono brava, lo ammetto, ma quelle nove cose che so fare mi riescono bene, e cucino anche quello che non mangio. Sospetto che il motivo del piacere sia che mentre cucino canto a squarciagola come faceva mia nonna – ma non con la stessa intonazione purtroppo – e sono riuscita a convincere Christian che il chiasso che faccio è indispensabile per la buona riuscita del piatto. Io non lo so se lui ci crede davvero, ma mi lascia fare.

Non sono quindi forse la persona più adatta ad avere una rubrica sul cibo, penserete.. ed è vero, però è anche vero che da quando vivo in Baviera ho conosciuto tante persone interessanti, che provengono da tanti paesi diversi, e alcune delle mie abitudini sono cambiate (alcune..). Ho scoperto che mi piacciono cose che non conoscevo, ho visto che una zuppa può essere buonissima e sana senza essere verde, e ho capito che le kartoffeln possono diventare fantastiche protagoniste di insalate più o meno colorate, e non soltanto comparse mute ai margini di un piatto estivo.

Quando abbiamo pensato a questa rubrica, sia io che Ale abbiamo sentito che dovevamo partire proprio da qui, dal cambiamento che il nostro modo di mangiare ha subìto dopo esserci trasferite all’estero. Per questa ragione credo che sarà divertente raccontarvi, articolo dopo articolo, quali sono le abitudini alimentari che ho preso vivendo qui, quali quelle che ho lasciato a casa, e quali quelle cui proprio non potrò rinunciare mai.
Non farò questo viaggio da sola, ad aiutarmi saranno proprio le persone che ho conosciuto qui, non tutte tedesche, i loro consigli culinari, le loro ricette che vengono da lontano, le ore passate a veder cucinare la mia amica Andreea, i sapori nuovi e gli odori che prima mi erano sconosciuti.

Proprio come dice il titolo, ospiterò “Il mondo nella mia cucina”, o quasi, e se vi piace l’idea non solo siete i benvenuti.. ma anzi, datemi una mano!!

Basta blaterare, si inizia. E da dove volete iniziare se non dalla colazione?! In realtà io faccio una vera e propria Frühstück solo da quando vivo qui, perché a Roma sono perennemente in ritardo e non ho mai tempo. Qui il mio ritmo è diverso, e a me piace iniziare la giornata con caffè e waffeln. Però ho un’arma segreta. Si chiama Christian, e oggi ci regalerà la ricetta di questi deliziosi, dolci snack. Lui fa il gelataio – pasticcere e pittore e mi assisterà ogni volta che scriverò un articolo sui dolci.. lo adorerete anche voi, e se volete chiedergli qualcosa potete farlo qui sotto nei commenti o sul suo profilo Instagram (che trovate alla pagina Chi Siamo/About).

La Waffel (al plurale nella lingua tedesca Waffeln) è un dolce a cialda tipico dell’Europa centro – settentrionale, Belgio Francia Germania etc, che viene cotto su una speciale doppia piastra usata tra l’altro per conferirle il tipico aspetto a nido d’ape. So che esistono tante varianti, e che in realtà qui in Baviera viene gustata soprattutto come sfizio da consumarsi nel pomeriggio, insieme a una buona tazza di caffè (non espresso).
Può essere accompagnata da una pallina di gelato alla vaniglia, oppure da frutta, liquori, crema di vaniglia calda, o ancora con uno strato abbondante di Nutella, e in tanti altri modi.
A me invece piace mangiarla la mattina per colazione, e spalmarci la marmellata chiara o scura a seconda del mio umore.

Bene, basta spiegazioni, iniziamo a lavorare. Pronti?

Christian è qui con me, e mi scuso in anticipo se le foto non ritraggono la preparazione vera e propria, ma prometto che rimedierò la prossima volta.

Ecco allora la Ricetta della nostra Waffel, firmata Christian (e me!).

Difficoltà: bassa (per quelli come me, insomma!)

Ingredienti per 5 Waffeln (20cm x 10cm circa su piastra rettangolare) per una colazione – o una merenda – in compagnia!

5 Uova

1 Aroma vaniglia

1 Aroma Rum (o un bicchierino di Rum.. piccolo mi raccomando!)

Scorza di mezzo limone grattugiata

250 gr Zucchero

125 gr Acqua

500 gr Farina 00 (Se siete in Germania si chiama Farina 405)

25 gr Lievito

6 gr Sale

250 gr Burro

375 gr Latte

Zucchero a velo

Il numero delle waffeln e la loro dimensione dipenderanno dalla grandezza e dalla forma della piastra!

Preparazione:

Prendete un recipiente grande e mettete latte e acqua entrambi a temperatura ambiente. In un altro contenitore unite lo zucchero, il lievito, la farina e il sale e mescolate. A questo punto iniziate a versare, lentamente, il composto del contenitore (quello delle polveri) nel recipiente con latte e acqua. Aggiungete poi le uova, gli aromi e la scorza di limone.

Nel frattempo prendete il burro e fatelo sciogliere al microonde (o a bagnomaria). Una volta liquido, unitelo al composto. Ora, con un frullatore a immersione (ma va bene anche uno normale o addirittura a mano con una frusta), frullate il tutto ben bene.

w6Accendete quindi la piastra per waffeln a 180° e quando arriva a temperatura spalmate un po’ di burro sulle piastre della cialdiera. Prendete poi un mestolo e versate l’impasto a coprire tutta la parte inferiore della macchina: fate uno strato di mezzo centimetro, perché nella cottura raddoppierà di volume! Chiudete la piastra e attendete 3 – 4 minuti. Poi aprite e staccatela delicatamente. Controllate sempre, comunque, che a fine cottura la vostra Waffel abbia un colore dorato, e che sia croccante fuori e tenera dentro.

Servitela, ancora calda, in un piatto e guarnite a piacere (con frutta fresca, gelato, cioccolata, panna, etc) ma ricordate che qualsiasi Waffel che si rispetti andrà alla fine guarnita con una spolverata di zucchero a velo.

Guten Appetit!

Christian (e Sabrina)

La nota gustosa di Christian:

Per aumentare il gusto, sulla vostra Waffel pronta potete aggiungere piccole strisce di sciroppo di zucchero, che si ottiene facilmente mescolando in un pentolino – fino a portare a ebollizione – 100gr di zucchero con circa 3 cucchiai di acqua. Una volta raffreddato, lo sciroppo sarà pronto. Nei migliori bistrot in Belgio la Waffel si serve così!

La mia Waffel è pronta, io vado a fare colazione.. Per Christian, invece, è ora di lavorare!

Buona giornata,

Sabrina

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“Cooking is not eating.
It’s much, much more.
Cooking is poetry.”
(Heinz Beck)

I want to start my article and this new feature by being honest with you all.

So, I tell you that I’ve never been a big eater, that, if I could, I’ll live on cakes only (I don’t eat too much, because I cannot control myself) and that my friends, very kind people, define my eating habits a little bit “particular”. In general, I don’t eat green food except for olives (I don’t know why), I’ve never managed to finish a complete steak in my life (I’ve eaten two or three, maybe), I’d like to feel enthusiastic in front of a fish dish and, as for fruit, I chop it up and eat it in my dish or in the glass, as children do. Please, make your remarks under your breath!!

I know, I’m aware that, with me, going to the beach or singing in the rain is really more fun than going to the restaurant. Nonetheless, I like cooking… Ok, I must be honest, I’m not good at cooking but there are some few things I excel in, and I also cook what I don’t eat. I think I like cooking because when I’m cooking I sing out as my grandma used to do, but I’m not as good as she was. Unfortunately for him, I managed to convince Christian that the racket I make is necessary for my recipe to come out well. I don’t know whether he is really convinced of this or not, but he lets it go.

You may think I’m not the suitable person for a feature about food… It’s true, but it’s also true that, since I live in Bavaria, I’ve met a lot of interesting people coming from different countries, and some of my habits have changed a little (some of them…) I’ve realized that I like things I didn’t know, I’ve discovered that a soup can be delicious and healty without being necessarily green, and I’ve understood that the Kartoffeln can be the protagonist of fantastic colored salads, not only dull extras for a summer dish.

When we thought of this feature, both Ale and I felt that we should start from how our eating habits had changed after we moved and started living abroad. For this reason I think it will be fun to tell you, article by article, about the eating habits I developed here in Bavaria, about the habits I left home and about those I’ll never be able to kick.

I won’t be alone in my journey. My travelling companions will be the people I met here (they’re not all German), their suggestions, their recipes, the hours I spent looking at my friend Andreea cooking and those flavors and smells I didn’t know before.

As the title suggests, I’ll “host the world in my kitchen”, more or less, and if you like the idea…well, you’re welcome and please, give me a hand!!

But now, stop talking, let’s start! Where should we start from? From breakfast, of course! Actually, I started taking a real Frühstück when I moved here to Bavaria, because when I’m in Rome I’m always late and I don’t have time. Here, my rhythms are different and I like starting a new day with coffee and Waffeln. But I have a segret ace up my sleeve… His name is Christian, and today he’ll tell us the recipe of these delicious cakes. He’s an ice cream maker, pastry chef and painter, and he’ll help me whenever I write articles on cakes… You’ll love him, and if you want to ask him something, you can write down here or on his Instagram profile (have a look on page Chi siamo/About).

Waffel (“Waffeln” is the plural, in German) is a wafer cake typical of central and northern Europe (Belgium, France, Germany). It’s cooked on a special double plate which gives it the characteristic size and shape similar to a bee nest. There are many types and variations of Waffeln… Here in Bavaria Waffel is eaten as a snack during the afternoon, usually together with a cup of coffee (not espresso). It can be served with vanilla ice cream, or fruit, syrup, hot vanilla cream, with a lot of Nutella and in many other various ways. I usually have Waffeln for breakfast, and I eat them with jam as topping, clear or dark jam, it depends on how I feel.

But now stop talking, let’s start working! Are you ready?

Christian is by my side, and sorry if there are no photos showing the key moments of the preparation. Next time I’ll take pics, I promise.

So, here is the Waffel recipe by Christian (and me!).

Level of difficulty: easy (in short, for people like me!)

Ingredients for 5 Waffel (about 20cm/7.5in x 10cm/4in on a rectangular plate), for a breakfast or a snack with friends!

5 eggs

Vanilla flavoring

Rum flavoring (or a little glass of Rum, a little one!)

Zest from half a lemon

Sugar (250g/8.8oz)

Water (125ml/4.5oz)

Flour 00 (500g/18oz). If you live in Germany, you should use Flour 405.

Yeast (25g/0.8oz)

Salt (6g/0.2oz)

Butter (250g/8.8oz)

Milk (375ml/13.2oz)

Powdered sugar

The number and size of Waffeln depend on how big is the plate and on its form!

Preparation:

Take a big bowl and fill it in with milk and water at room temperature. Take another bowl and add sugar, yeast, flour and salt, then mix. Start pouring slowly the content of this bowl in the bowl with milk and water. Add the eggs, the flavorings and the lemon zest.

In the meantime, melt the butter in a microwave (or in a bain marie). When it’s liquid, add it to the mixture. Use an immersion blender and blend everything together. If you don’t have it, a normal blender is ok, but you can also use a whisk.

Turn on the plate for Waffeln and put it to 180C/350F. When the plate has reached the right temperature, spread a bit of butter on it. Take a ladle and pour the mixture on the plate in order to cover the lower part of the machine. Make a thin layer, because it’ll double in volume! Close the plate and wait for about 3-4 minutes. Open the plate and gently remove the Waffel. Make sure that, after cooking, your Waffel is golden. It should be crisp outside and soft inside.

Serve it hot and use the topping you prefer! You can garnish it with fresh fruit, ice cream, chocolate, cream and the like, but remember that a real Waffel must be garnished with powdered sugar.

Guten Appetit!

Christian (and Sabrina)

Christian’s tasty suggestion:

If you want to enhance the taste of your Waffel, you can add small strips of sugar syrup as topping. You can make it yourself! Take a small pot and put in some sugar (100gr/3.5oz) and 3 spoons of water. Blend everything and let the mixture boil. Once cold, the syrup is ready. In the best Belgian cafés, Waffeln are served like this!

Ok, now my Waffel is ready, I go and take my breakfast..for Christian now is time to work!

Have a good day,

Sabrina

Traduzione a cura di Chiara Ferri
Translated by Chiara Ferri