“… E vissero per sempre felici e contenti”
“Tutti insieme. Appassionatamente”, scriveva Alessandra qualche settimana fa.
E, Udite Udite, eccoci arrivati al giorno cruciale, al giorno dell’evento, al giorno lieto! Non le sentite le campane? Non le vedete le colombe? Ovviamente no. E menomale, altrimenti mi preoccuperei. Però, diciamolo, per noi questo è un giorno speciale, il primo articolo scritto tutti insieme, e non è un caso che l’oggetto del post sia uno degli eventi più importanti e chiacchierati di sempre.
Ora, voglio farvi una confessione. Io adoro i matrimoni. Quelli degli altri. Mi piacciono la festa, gli abiti, le tradizioni che si devono osservare, i balli, i sorrisi degli invitati alticci e quelli degli sposi raggianti, le lacrime di nonni e genitori, il velo, i paggetti e i brindisi.
I matrimoni (degli altri) sono davvero meravigliosi.
Non sono sposata, lo avrete quantomeno intuito, e c’è chi sostiene sia “molto da me”: ciononostante mi trovo qui con voi a scrivere di questa cerimonia che non solo mi ha sempre affascinato, ma che ogni volta mi sono ritrovata a vivere come un’esperienza sempre diversa. Perché sbaglia chi crede che i matrimoni siano tutti uguali. Non lo sono affatto, e questo perché ogni sposalizio (si può dire sposalizio? Io lo dico..) è lo specchio delle persone che ne sono protagoniste, e non parlo solo dei diretti – bellissimi – interessati, ma anche degli invitati che sono poi l’essenza della festa, coloro che creano l’atmosfera giusta intorno ai non più promessi sposi.
Ho partecipato a tanti matrimoni, sia di parenti vari che di amici – e questo lo so, dovrebbe farmi riflettere! – e tanti sono i ricordi che custodisco di quei giorni interminabili: non tutto mi è ogni volta piaciuto, ma io tendo sempre a vedere le cose “di sguincio” (si può dire di sguincio? Non credo, ma io lo dico), da un’angolazione diversa, trasversale, che poi è quella che ci permette di vedere tutto in modo più articolato e meno piatto. Insomma, non si va a un matrimonio per “giudicare” cibo o vestiti, fossimo Gordon Ramsey o Valentino pure pure, ci si va invece per viversi la giornata o la serata. Giusto? Credo di si.
Poi certo, pur essendo ognuno diverso dall’altro, c’è da dire che i matrimoni italiani di cose in comune ne hanno parecchie. E’ vero che le tradizioni variano da zona a zona, in Umbria non si celebra nello stesso modo di Roma, ad esempio, ma è innegabile che alcune cose, in Italia, si devono fare in un certo modo. E su questo, ragazzi miei, non si transige.
Dunque, partiamo dall’inizio (o quasi).
Partiamo quindi dalla sposa, l’attrazione principale. Da quando, meravigliosa, sale in macchina – col papà il più delle volte – per giungere a destinazione, dove un uomo ben vestito e spesso un tantino nervoso, e che tutti ignoreranno non appena lei arriverà, sta attendendo. Curiosa, questa cosa che abbiano noi, tutti ad aspettare la sposa per spiarle il vestito, l’acconciatura, la bellezza. Per vederle la macchina e il sorriso che userà per aprire la portiera e scendere. Quello che si è messa sulle labbra la sposa della raggiante foto di @monilahandmade è semplicemente delizioso. Grazie mille, di cuore.
E poi diamo uno sguardo al luogo della cerimonia vera e propria, la parte emozionante, quella dell’unione. Non è un segreto che molte volte si celebri in chiesa, davanti a un sacerdote che sancisce l’avvenuto matrimonio e ad amici e parenti che sono lì ad ascoltare (più o meno tutti). Però l’immagine per me più bella resta senza dubbio ciò che accade subito dopo, quando tutti gli invitati sono fuori dalla chiesa ad attendere l’uscita degli sposi.. che appena mettono mezzo piede fuori dalla porta sacra sono investiti da chili e chili di riso che alcuni invitati lanciano, mentre altri tirano!! Tirano proprio, senza pietà! E gli sposi felici, con milioni di chicchi tra i capelli, hanno quei sorrisi così belli che anche solo quello varrebbe il prezzo del biglietto (se ci fosse un prezzo del biglietto, ovviamente). Meraviglia.
Nelle ispiranti, delicate foto qui sotto, rispettivamente firmate @lasottilelinearosa e @serenerrima, li vedrete bene, il momento del lancio del riso e l’uscita degli sposi dalla chiesa – i più romantici lanciano petali di fiori, anche – quindi mille grazie ancora a entrambe per averci regalato queste immagini così preziose. Vielen Danke davvero!
Poi, tutti al ristorante! Frotte più o meno consistenti di invitati arrivano al buffet del luogo prescelto per la festa vera e propria. E qui dovremmo aprire una parentesi gigantesca.
Sì, perché per noi italiani il cibo non è mai solo il cibo, lo sapete anche voi. Mangiare da noi è un’arte, un momento sacro, un inno alla famiglia, uno stare in compagnia, è sorrisi, grida di bambini, risate, racconti, confidenze, felicità, è unione. E cosa, se non un matrimonio che è l’unione per eccellenza, può essere momento più adatto per mangiare tutti insieme festeggiando? E badate alle parole, non è festeggiare mangiando, che sarebbe un’altra cosa.
Tutte le mie parole, in ogni caso, le vedete qui sintetizzate nella perfetta foto di @bunnysept che da sola già ci racconta – o forse ci ricorda – tutto quanto. Che parlo a fa’, io? (Che parlo a fa’ è mooolto romano, non lo chiedo nemmeno, se si dice.. ma per stavolta lo dico, dai!). Noterete, nella foto, un’altra componente fondamentale del perfetto matrimonio all’italiana, i fiori. Fiori ovunque: in chiesa, al ristorante, nel bouquet della sposa ovviamente, tra i capelli a volte, fiori che svolazzano di qua e di là, elementi delicati ad adornare il giorno perfetto per eccellenza. Fiori a fare da colonna sonora del matrimonio intero, e che possono essere di diverso tipo, colore, grandezza. Ma tutti, splendidi.
E vogliamo parlare dei confetti? Un altro must del vero matrimonio all’italiana, e di altri tipi di cerimonie lo so, immancabili in ogni celebrazione che si rispetti. Alla mandorla, al cioccolato, al cocco, alla cannella, bianchi, a volte colorati, tutti buonissimi. Io ne mangio a chili, di nascosto tra una portata e l’altra, e poi anche alla fine se li trovo al buffet dei dolci. I confetti sono i confetti, cavolo, se non ci sono andiamo tutti a casa per protesta! C’erano, nella gustosa foto di @livelovecooking, in quelle confezioni così originali che solo a guardarle mi è venuta voglia di essere lì. Grazie per averci regalato un pezzetto di sana italianità. E due chili di dolcezza.
Durante la festa accade di tutto: a parte mangiare (e bere) la gente balla, parla in continuazione, si alza e si risiede mille volte, mentre gli sposi fanno giri e giri per le tavole imbandite a ringraziare tutti coloro che del loro amore sono venuti a rallegrarsi.. e proprio sembra non importare a nessuno il fatto che loro due non riescano quasi a mangiare!
Dite la verità, spose, quanto avete mangiato, voi, al vostro matrimonio? E quanto, invece, avete camminato? E a questo punto lo dico pubblicamente, congratulazioni a tutte coloro che hanno portato i tacchi per tutto il tempo mantenendo il sorriso perfetto, l’aria allegra, e nessuna parolaccia sulle labbra. Stoiche, mie eroine.
Accade di tutto, dicevo, fino al momento – attesissimo, da noi – della torta. Qui ci sarebbe da scrivere un post a parte per le innumerevoli torte di ogni gusto, modello e dimensione. Dalle classiche bianche a piani, alle originali colorate e a forma di cuore o quadrati giganti, dalle “opere d’arte” che raffigurano le più incredibili immagini (una volta ne ho vista una a forma di Colosseo) a quelle semplici ed eleganti guarnite con fiori freschi: ce ne è davvero per tutti i gusti, perché in Italia la torta di nozze è la torta di nozze!
Il momento del taglio a me piace moltissimo, tutti lì accalcati a vedere, e non importa quali scarpe io indossi, non riesco mai ad avere una visuale decente! Per fortuna che c’è @absolutelyfrivolous e che la sua foto sia così chiara, oltre che romantica e d’effetto: la sposa è bellissima, l’abito pure, la torta è giusta, e c’è pure il fotografo pronto a immortalare il bacio.
Il matrimonio italiano, una delizia. Grazie per questa immagine. Eh si, perché non dimentichiamo che il fotografo è una figura importante, se pensiamo che non solo è lì per gli sposi, ma anche per tutti gli invitati.. io di solito, seconda confessione, mi faccio fare innumerevoli foto, cambiando di volta in volta tavolo e partner (il mio compagno non mi segue in queste cose..), roba che bisogna contare sull’educazione del fotografo che scatta e qualsiasi cosa pensi lo tiene per sè!
Grazie anche a loro.
Si va avanti per ore, nei nostri matrimoni, e un po’ l’orario dipende anche da dove viene celebrato, in alcuni piccoli centri italiani si va avanti giorni, se si conta la mitica serenata e il giorno che segue alla festa vera e propria. Fantastico, e stancante peggio di un lavoro stancante!
Ecco, poi a un certo punto è tutto finito. Gli invitati salutano, gli sposi esausti e radiosi ringraziano, i musicanti (si dice ancora musicanti? No, perché è un termine che io adoro e che quindi userò..) smontano e se ne vanno. La sposa, secondo me, a questo punto si toglie le scarpe. Dite la verità, lo avete fatto!
E tutti, per giorni, racconteranno, mostreranno foto, ricorderanno, alcuni spettegoleranno, insomma per giorni il matrimonio sarà ancora sulla bocca di tutti. Siamo italiani, per noi questo è un giorno importante – anche perché per organizzarlo ci servono mesi e mesi.. e per il divorzio si attendono anche anni, quindi noi di solito non ci sposiamo a caso e quasi mai più di due volte nella vita, fossimo Liz Taylor sarebbe tutta un’altra storia!
Mia sorella Viola, e chi ci segue su Instagram sa già chi è (per chi non ci segue lo racconterò, un giorno) nei giorni a seguire assegna perfino i voti a location, abito degli sposi, cibo e presentazione generale! Roba da matti. Roba da mia sorella.
So bene di non aver scritto tutto quello che riguarda il tipico matrimonio all’italiana, mancano le fedi, le bomboniere, la descrizione minuziosa dell’abito da sposa (lo sposo.. va be’, partecipa anche lui..), la marcia nuziale, la lista di nozze, il lancio del bouquet, la luna di miele.. ma questo articolo deve avere una fine, e poi sono certa che molti di voi ne sanno più di me.
Però un regalo ve lo faccio, e termino così. Vi dono una tradizione, secondo me fantastica e che io ad essere onesta non conoscevo affatto. E voglio farlo con la foto, splendida di cui mi sono innamorata all’istante, di @fida_fi e con le sue parole, che lei così gentilmente ci ha scritto quando le abbiamo chiesto di raccontarci la sua immagine.
“La tradizione è quella di scrivere il nome delle single sotto le scarpe della sposa e controllarle alla fine della giornata per vedere il nome che si è consumato di più. Sarà la prossima che si sposerà”.
Io non solo la ringrazio, questa ragazza, ma aggiungo pure che non c’è niente da aggiungere.. non so gli altri, ma noi italiani, a sposarci, siamo proprio forti!!
Cioè.. voi!
Sabrina
Grazie a tutte coloro che hanno partecipato al contest e ovviamente un grazie immenso alle vincitrici che ci hanno donato la possibilità di creare questo doppio articolo. Impagabili.
Io, nel frattempo, aspetto i vostri commenti.. cosa amate di più dei matrimoni all’italiana? E a cosa è impossibile rinunciare? Mica per niente, cambiassi idea al riguardo..
(Mica per niente si dice? Ho il forte sospetto sia leggermente sgrammaticato, ma ci sta bene, io lo dico e buonanotte ai suonatori).
S.
“… E vissero per sempre felici e contenti”
Sono tutt’altro che un’esperta di matrimoni. In Italia si contano sulle dita di due mani (e neanche le completo tutte!) le volte che ho partecipato a un matrimonio. Le mie amiche e le mie cugine hanno inziato a prendere marito (prendere marito mi sa tanto di antico, ma chi mi conosce sa quanto io ami le tradizioni e quindi lo scrivo) da quando io ho iniziato la mia vita in America. Molte, compresa mia sorella, non sono ancora sposate, alcune non ci pensano nemmeno! Negli Stati Uniti, invece, ho preso parte a un solo matrimonio, a parte il mio, perché io, al contrario di Sabrina, ho già detto: “Sì, lo voglio!” Anzi… In verità ho detto: “Yes, I do!” visto che la cerimonia è stata celebrata in lingua inglese. Allora voi direte, perché tutta questa urgenza di trattare questo argomento? Perché sono una romantica, e anche se non ne ho vissuti molti in prima persona, ne ho sentito parlare da sempre e ne ho visti tanti, celebrati nei film, che io adoro, ma anche dall’ appartamento di mia madre, dove ho vissuto quasi tutta la vita, che è sopra a un fioraio e davanti a una chiesa. Certo per parlare di matrimoni, forse non basterebbe un libro, ma ci vorrebbe almeno un’enciclopedia. Eppure, così come ha fatto anche Sabrina, cercherò di limitarmi ai momenti salienti, di quella giornata, escludendo tutto quello che c’è prima, come i preparativi, la scelta dell’abito, bachelor party per il futuro sposo e bachelorette party per la futura sposa, e poi quello che accade dopo, il viaggio di nozze e i biglietti di ringraziamento che inviano gli sposi agli invitati per il regalo e per aver partecipato al loro “giorno più bello”, ma questa è una tradizione che ho scoperto dopo. Chiedo venia ai miei invitati!
Nonostante ci siano delle tradizioni solide, ricorrenti più o meno in tutti i matrimoni, quello che ho capito, da quando sono qui, è che in America non c’è un matrimonio, dico uno, uguale a un altro. Simile forse sì, ma non uguale. Saranno le locations così particolari, come una spiaggia tropicale (come nella foto di @beata011077), un giardino botanico, un cortile, un barbecue, la sala di un hotel… e io che quando ero in Italia ridevo al pensiero che si potesse anche solo pensare di organizzare il pranzo di nozze al McDonald’s, ora non mi stupirebbe affatto se qualcuno mi dicesse di averlo fatto davvero.
O forse a rendere così diversi i matrimoni americani saranno le persone, tanto differenti le une dalle altre, di diverse origini e religioni. Poi metti che capita anche, e non raramente, che l’unione avvenga tra due persone di etnia e religione diversa, perché non lo dico io, ma è una verità universale che l’amore è cieco, e ha le sue non regole, ed ecco che il matrimonio diventa ancora più particolare (come nella foto di @thehappilyeverafter). Spesso infatti, anche durante lo stesso giorno, si celebrano due riti differenti.
Davvero quello che ho capito dei matrimoni americani è che non ci sono né regole, né tempistiche ben precise. Puoi organizzare il matrimonio in un anno, ma anche in poche settimane o addirittura in pochi giorni. Se penso a quest’ultima opzione mi vengono in mente i matrimoni che avvengono a Las Vegas, dove trovi anche dei pacchetti compresi di cappella, fiori, pranzo e camera.
Innumerevoli, dunque, sono i possibili matrimoni americani, molto dipende dall’idea degli sposi, dal tipo di cerimonia, dal numero di invitati, dal budget. Avendo a disposizione molti soldi, si può ricorrere, volendo, ad un wedding planner, figura piuttosto famosa da queste parti che sta iniziando a comparire anche nel panorama dei matrimoni italiani. Il wedding planner si occupa dell’organizzazione dell’intero evento. Dall’inizio fino al grande giorno.
Lo so, avevo detto che mi sarei limitata a parlare solo di quel giorno, vi chiedo perdono se invece mi sono dilungata un po’, ma era necessario per farvi capire meglio.
Tralasciando i matrimoni ebraici, indiani, gospel e tutti quelli che prevedono un rito particolare e per i quali andrebbe scritto un capitolo a parte, nel più tradizionale, credo, o almeno quello che ci hanno raccontato tante volte sul grande schermo, matrimonio americano, la sposa, vestita di bianco, arriva in limousine accompagnata dalle sue damigelle d’onore, rigorosamente vestite tutte uguali. Mentre lo sposo aspetta in chiesa, che può essere cattolica, ma anche presbiteriana, metodista, battista, ecc, insieme ai suoi groomsmen, ecco, che al momento della marcia nuziale, preceduta dalle sue damigelle, la sposa, la vera protagonista della giornata insieme allo svelamento di tutte le aspettative create negli ospiti, il vestito, l’acconciatura, il trucco, il bouquet fa il loro ingresso. Il momento più atteso e emozionante sia per gli sposi, sia per chi assiste all’evento è, non solo per questa cerimonia, non solo per i matrimoni negli Stati Uniti e in Italia, ma per tutti i matrimoni, senza dubbio lo scambio delle promesse e degli anelli. In USA, di solito, l’anello non è come in Italia la classica fede, d’oro e uguale per entrambi gli sposi, ma un semplice anello per lui e un diamante per lei. Finita la celebrazione si passa al ricevimento dove gli sposi faranno la loro prima apparizione da “marito e moglie” fino a passare alla cena vera e propria. Anche il menu dipende molto dai gusti, dal tipo di matrimonio e dalle origini delle famiglie degli sposi.
All’unico matrimonio a cui ho partecipato, con lo sposo italiano e la sposa cinese, la sala dell’aperitivo era divisa in due parti: una con cibo italo-americano e l’altro asiatico. La cena servita a tavola con piatti raffinati ed eleganti e per finire la sala dei dolci: torte, cupcakes, fontane di cioccolata, zucchero filato… Meraviglia per gli occhi e per il palato! È stato un matrimonio tutt’altro che tradizionale, ma molto bello e interessante da vedere. Era poi a fine Ottobre, vicino alla tipica festa americana di Halloween, così il tema del matrimonio ricordava con le luci viola (uguali anche al colore dei vestiti delle damigelle) e i centrotavola a forma di zucca, la festività che stava per arrivare.
Un altro momento atteso, immancabile, forse più del cibo (?), è il primo ballo degli sposi e anche degli sposi con il proprio genitore del sesso opposto, la mamma con lo sposo, il papà con la sposa.
Il momento culminante e finale del matrimonio è il taglio della torta. La tradizione vuole che lo sposo imbocchi la sposa e viceversa, in un momento romantico e divertente. Alcuni si tirano proprio la torta in faccia. Spero che ne abbiano almeno una di riserva da far assaggiare agli ospiti.
E poi tra tutti questi matrimoni, c’è anche il mio. Se si fosse svolto in Italia so già che sarebbe stato diverso, forse ci avrei messo più di due settimane ad organizzarlo, forse avrei scelto un vestito differente, mio padre, che non è potuto essere presente, mi avrebbe accompagnato all’altare (cosa che non sarebbe successa comunque perché sono state le seconde nozze per mio marito), le mie amiche e cugine sarebbero state lì, con i sorrisi sulle bocche e le lacrime agli occhi al momento del Sì. Ma è stata una giornata memorabile, mio marito ed io trasudavamo felicità e, al contrario di molti matrimoni, abbiamo passato il tempo con i nostri, pochi ma buoni, invitati, ridendo e mangiando tutti allo stesso tavolo, divertendoci tantissimo. É stato il matrimonio di una romana in America, dove ho acquisito nuove usanze, il ballo e la torta, e portato alcune delle mie, le fedi uguali, tradizionali d’oro giallo, regalo della mia amata sorellina, che insieme a mia madre ha portato anche i confetti. Devo confessare di aver fatto indigestione di quelli al pistacchio. Come si fa a resistere?!?!
È stato bello condividere queste tradizioni con voi, soprattutto perché da quel giorno sono volati via quasi cinque anni. Se avete delle tradizioni particolari, o qualche domanda, non esitate a raccontarci o a chiedere. Grazie per aver condiviso il vostro tempo e le vostre foto con noi. Spero vi siate divertiti. Chissà che non vi abbiamo fatto venire nostalgia del vostro “giorno più bello”. E magari (hey, dico a voi sigle incalliti, e conviventi che non vi decidete a fare il grande passo… Sabrina mi leggi?!?!) vi abbiamo anche fatto venire voglia di sposarvi. O forse di essere invitati al prossimo matrimonio. O forse solo di riguardarvi un vecchio film.
A presto
Alessandra
“…And they lived happily ever after”
“All together. passionately”. Alessandra wrote few weeks ago.
And, listen, listen, the crucial day has arrived, the day of the event, the joyful day! Don’t you hear the bells? Don’t you see the doves? Of course not. Thank God, or I would be worried. But, we say, for us is a special day, the first article wrote all together, and is not a case the object of the post is one of the most important and talked about ever.
Now I want to confess to you. I love weddings. The ones of the others. I like the feast, the formal wear, the traditions which must be respected, the dances, the smiles of the buzzed guests and of the bright bride and groom, the tears of the grandparents and the parents, the veil, the flower girl and the ring bearer, and the toast.
The weddings (of the others) are really marvelous.
I’m not married, you might guess of it, and there is who says is “a lot me” : nevertheless I am here with you to write about this ceremony, which not only always fascinated me, but that every time I lived as a different experience, because is wrong who believes that the weddings are all the same. They aren’t at all, and this is because every sposalizio (can you say sposalizio ? I say it..) is the mirror of the people which they are the main characters, and I am not talking only about the – very beautiful –stakeholders, but also about the guests, which they are the essence of the feast, the one who create the right atmosphere around the no more bride and groom’s to be.
I’ve been to many weddings, of my family and friends – and this, I know, should make me think! – and many are the memories of those interminable days: I didn’t like everything all the time, but I like to see things from another direction, di sguincio (can you say di sguincio? I don’t think so, but I’ll say it…) from a different corner, transverse, which is the one that makes us see everything in an articulated way not flat. So, you don’t go to a wedding to “judge” food and clothes, maybe we could if we were Gordon Ramsey or Valentino, we go instead to enjoy the day or the night, right? I believe so.
Even if the Italian weddings are different one from the other, they have many things in common. It’s true that the traditions are different from one area to another, in Umbria they don’t celebrate the same ceremony as in Rome, for example, but it is undeniable that certain things in Italy we have to do them in a certain way. And no compromise about this, my friends.
So, let’s start from the beginning (or almost the beginning).
Let’s start from the bride, the principal attraction. From when, marvelous, gets in the car – with her dad most of the time – to get to the destination – where a men well-dressed and often a bit nervous, which everyone will ignore as soon as the ride will arrive, is waiting. Curious this thing that we have, all waiting for the bride to spy on her dress, her hairstyle, her beauty. To see the car and the smile that she will choose to open the door car and to get out. The one that the glowing bride of the picture number 2 @monilahandemade put on is simply lovely. Thank you very much, from the heart.
Then we take a look at the place of the ceremony, the emotional part, the one of the union. It’s not a secret that most of the time that the wedding is celebrated in church, in front of a priest which celebrate the union and friends and family there to hear (most all of them). But the most beautiful image for me remains the without any doubts what happens next, when the all guests are outside waiting for the of the bride and the groom… which as soon as they put half of a foot out of the sacred door they are invested by tons and tons of rice, which some guest throw at the bride and groom, meanwhile others throw at them! They really throw it with no mercy! And the bride and groom happy, with millions of grains of rice in the hair, with those smiles so beautiful that will pay for the price of the ticket (if it would be a price, of course). Wonder.
In the inspired, delicate, pictures here below, respectively signed number 3 @lasottilelinearosa and number 4 @serenerrima, you will see well the throwing of the rice and the exit of the bride and groom from the church – the romantic one throw petals of flowers, also – so thanks a lot for giving us these precious images. Vielen Danke, really!
All to the restaurant! Droves of guests arrive to the buffet of the place of the actual feast. And here we should open a giant parenthesis.
Yes, because for us Italians, food is never only food, you know it too. Eating for us is a art, a sacred moment, an anthem to the family, something to stay in company, is smiles, cries of children, laughs, tales, confidences, is union. And what else if not a wedding is the union for the excellence, can it be the most suitable moment to eat all together celebrating? And take heed to the words, is not celebrate eating, that would be another thing.
All my words, in every case, you can see here synthesized in the perfect photo number 5 of @bunnysept which by itself, tells us – or maybe reminds us – everything. Why am I talking then? You will notice in the picture another fundamental component of the wedding Italian style, the flowers. Flowers, here and there, delicate elements to adorn the perfect day for excellence. Flowers as the soundtrack of the whole wedding, and they could be of a different kind, color, size. But all beautiful.
And can we talk about Jordan almonds? Another must of the real Italian wedding, and of other ceremonies, I know, inevitable in every respecting celebration. Almond, chocolate, coconut, cinnamon, white and sometimes colored, all so good. I eat tons of them, hiding, between the dishes, and at the end if I find then at the dessert table. Jordan almonds are Jordan almonds, if we don’t find them we all go home protesting! They were in the delicious photo number 6 of @livelovecooking, in those original packages, that make me want to be there. Thanks for give to us a little piece of whole Italianism. And two kilograms of sweetness!
During the feast everything happens: beside eating (and drinking) people dance, talks continuously, get up and sit down a thousand times, meanwhile the bride and the groom go around and around the laid tables to give thanks to who came to rejoice in their love.. and seems don’t care nobody they cannot eat!
Tell the truth, brides, how much did you eat at your wedding? And how much did you walk, instead? And now I publicly say, congratulations to all of you wearing high heels for the all-time keeping the perfect smile, cheerfully, and not a dirty word on your lips. Stoic, my heroines.
Everything happens, I said, till to the moment – awaited – of the cake. We could write a post apart, because of the countless cakes of every taste, model and size. From the classics white made in floors, to the originals colored and heart shaped or giant square, to the piece of art which they represent the most incredible images (nce I saw one shaped like the Coliseum) to the simple and elegant garnished with fresh flowers: there are cakes for all taste, because in Italy the Wedding Cake is the Wedding Cake!
I like very much the moment of the cutting of the cake, everyone crowded to see, and it doesn’t matter which shoes I am wearing, I cannot ever have a decent view! Thank God there is @absolutelyfrivolous which with , number 7, her clear and romantic and impressive photo: The bride is so beautiful and the dress too, the cake is right, and there is also the photographer ready to immortalize the kiss.
Italian wedding is so delightful. Thanks for this image. We shouldn’t forget the importance of the photographer, if we don’t think is only there for the bride and groom but also for the guests… I, usually, second confession, make them take many photos of me, changing table and partner (my partner doesn’t follow me in this things…) and the patient and polite photographers don’t say anything keeping everything for themselves.
Thanks to them as well!
And it goes on for hours, in our weddings, and then depends on where it is celebrated, in some small Italian towns they are celebrated for days, if you count the mythical serenade before and the day after the ceremony. Terrific and wearisome more than a wearisome job!
And then, everything is over. The guest say goodbye, the exhausted and the radiant bride and the groom thank the guests, the musicians go off duty and leave. The bride, for me, at this moment takes her shoes away. Tell the truth, you did it!
And everyone, for days will talk about it, will show pictures, will remember, some will tattle, for days the wedding will be on everyone’s mouth. We are Italians. For us this is an important day – and to plan it need months and months… and to divorce we have to wait also years, so we usually don’t get married random and almost never more than two times, if we were Liz Taylor it would be another story!
My sister Viola, and who follow us on Instagram knows already who she is, (for who doesn’t follow us, I will talk about her another day) in the days after the wedding gives votes to the location, the dresses, food and the general wedding! Crazy stuff. My sister’s stuff.
I know I didn’t write everything about the Italian wedding, miss the rings, the bomboniere (favors with Jordan almonds) the detailed description of the bride’s gown (the groom, well, participate too…), the Wedding March, the Wedding List, the throw of the bouquet, the honeymoon… But this article must have an end, and there are people between you that know about it more than I do.
But I give you a gift, and I conclude. I donate you a tradition, fantastic for me, and to be honest I didn’t know before. I want to do it with the splendid picture which I fell in love at the instant, number 8 of @fida_fi, and her words, which she gave to us when we asked her to tell us, the meaning of the picture.
“The tradition is to write the names of the single ladies on the bottom of the bride’s shoes and check at the end of the day which name wore out more. She will be the next one that will get married”.
I am not only thank this lady but I add that there is nothing to be added… And, I don’t know about the others but we Italians, to get married, are great!!
I mean… You!
Sabrina
Thanks to all of them that participated to the contest and of course a big thank to the winners which they give us the chance to write this soluble article. Priceless.
Meanwhile, I’ll be waiting for your comments… What do you like more of the Italian weddings? And what is indispensable? If I ever change my mind…
S.
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“…And they lived happily ever after”
I am anything but a wedding expert. In Italy I can count on the fingers on both my hands (and I even finish them all!) all the times I’ve participated on the day, excluding all there is before, like the preparations, the choice of the dress, the bachelor party for the groom to be and the bachelorette party for the bride to be, and everything will happen after, the honeymoon, and the thank you card that the bride and groom sends to the guests to thank them for the gift and for participating in their “most beautiful day”: but this is a tradition I found out later, I apologize to my guests!
Even if there are solid traditions, what I realized since I am here, is that in America there is no wedding equal to another one. Maybe because of the locations are so particular, as a tropical beach (as in @beata011077’s photo), a Botanical Garden, a courtyard, a barbecue, in a hotel hall… And I, when I was in Italy, used to laugh thinking you can only imagine to have a wedding dinner in McDonald’s, now I wouldn’t be surprised at all if someone tells to me he really had one.
Or maybe, to make so dissimilar the American weddings are the people, so different from one another, of heritage and religion. Then put that even happens, and not rarely, that the union happens between people of difference ethnicity and different religion, because, I am not that one that says it, it is a universal truth that love is blind, with is not rules, and then the wedding becomes more special (as in @thehappilyeverafter’s photo). Often in the same day they are celebrated between two different rites.
Really what I realized about American’s Weddings is there aren’t rules; neither is there a precise timing. You can actually plan the wedding in a year, in few weeks, or even in few days. If I think about this last option, I recall the weddings in Las Vegas, where you can find also all inclusive package with chapel, flowers, dinner and room.
Well, there are many possibilities for American weddings, much of it depends on the idea of the bride and the groom, on the type of the ceremony, on the number of guest’s, on the budget. Having economic availability, if you want, you can hire a wedding planner, popular here and also getting known now in the Italian weddings. The wedding planner deals with the organization of the entire event. From the beginning until the big day.
I know I said I would talk only about that day, but it was necessary to make you understand better.
Leaving the Jewish weddings, the Indian’s one, the gospel’s and all the one necessity of a special ritual, whom need a special chapter, in the traditional wedding, at least the one they showed so many times in the movies, the bride, with a white gown arrives in a limousine with her bridesmaids, all dressed with the same gowns. Meanwhile the groom is waiting in the church, which could be Catholic, Presbyterian, Methodist, Baptist, etc. with the groomsmen, here, at the Wedding March, preceded by her bridesmaids, the bride, with the unveiling of the expectations, the dress, the hairstyle, the make-up, the bouquet, comes in. The most waited moment for the bride and the groom and also the who is there for the event, is not only for this ceremony, not only for American and Italian weddings, but for the all weddings, the exchange of the vows and the exchange of the rings. In the USA the wedding rings, usually, aren’t like in Italy, not ring bands for both, but a simple ring for him and a diamond for her. When the celebration ends, they go to a reception, where they make their first public appearance as “wife and husband”, and then to the dinner. The menu depends on taste, the kind of wedding and the origins of the bride and the groom’s families.
At the only American wedding I’ve been, with the Chinese bride and the Italian groom, the room for the buffet, was divided in two parts: one with Italian-American food, the other Asian. The dinner was served in elegant dishes, and ending with a room with all sweets: cakes, cupcakes, chocolate fountain and cotton candy… Wonder for the eyes and for the mouth! It wasn’t a traditional wedding at all, but beautiful and interesting to see. It was at the end of October, near Halloween, so the theme of the wedding reminded, with purple light (same color of the dresses of the bridesmaids) and the centerpieces shaped like a pumpkin, of the holiday that was coming.
Another awaited moment, inevitable, maybe more than the food (?) is the first dance, and the dance with the own parent of the opposite sex, the bride with her father and the groom with his mother.
The climax and the finale of the wedding is the cutting of the cake. The tradition wants the groom feeding the bride and the bride feeding the groom. Some they actually smash the cake into each others face. I hope they have an extra to for the guests to taste the cake.
And then, between all these weddings, there is also mine. If it was celebrated in Italy I already know it would have been different, maybe I would have taken longer than two weeks for planning it, maybe I would have chosen a different dress, my father that couldn’t be present he would have brought me to the altar (it wouldn’t happen anyway because it was the second marriage for my husband); my friends and cousins would have been there, with smiles on their lips, and tears in the eyes, at the moment of the “Yes”. But it was a memorable day, my husband and I “exuded” happiness and on the their way around most of the weddings, we spent all the time with our friends and family, few but good guests, laughing and eating all at the same table, having a lot of fun. It was the wedding of a Roman in America, where I got new traditions, the dance and the cake, and brought some of mine, the wedding bands, both the same, traditional in yellow gold, present of my beloved little sister, which brought also Jordan almonds together with my mother. I have to confess I made indigestion of the pistachio one. How can you resist?!?!
It was beautiful to share these traditions with you, especially because since that day almost five years flew away. If you have particular traditions, or some questions, don’t hesitate to tell or ask us. Thanks for have sharing your time and your photos with us. I hope you had fun. And I wonder if we made you have nostalgia of your “most beautiful day”. And maybe (hey I am talking to you singles inveterate, and unmarried couples which don’t decide to do the big step…Sabrina do you read me?) we had made you want to get married. Or maybe to be invited to the next wedding. Or just to watch an old film again.
See you soon.
Alessandra
“L’amore è cieco e ha le sue non regole”. Scrivevo più sopra. C’ è un argomento che non ho trattato: il matrimonio tra persone dello stesso sesso. Proprio oggi la notizia è stata resa ufficiale, è passata la legge: d’ora in poi potranno essere celebrati anche i matrimoni gay in tutti i cinquanta Stati Americani. Quindi l’amore è cieco, siamo d’accordo, ma è anche vero che gli americani ci vedono benissimo! Proprio per questo argomento è stato creato l’hashtag #lovewins su Twitter che ha trovato subito un grandissimo riscontro, insieme all’arcobaleno, simbolo dell’orgoglio omosessuale. Che la gente sia favorevole o contraria, ora quello che conta adesso è il gesto storico di un popolo, un popolo romantico che ha fatto vincere l’amore.
“Love is blind and it is have is own not rules”. I wrote up here. There is a topic I didn’t talk about: the marriage between people of the same sex. Just today they revealed the news, it is the law: now on can be celebrate the gay weddings in the all fifty American States. Then if love is blind, the Americans can see very well! Just for this thing was created the hashtag #lovewins on Twitter, which it had an amazing feedback, together with the rainbow, symbol of the homosexual pride. If people is favorable or contrary, what it counts now is the historic gesture of a people, a romantic people that made love win.
Alessandra
nessun matrimonio in vista e dubito fortemente che la situazione cambi 😉 però un giorno vorrei andare in un atelier a provare degli abiti 🙂 A parte questo, sicuramente i matrimoni lasciano, non solo negli sposi, tante emozioni. Mi sono ritrovata con le lacrime agli occhi anche a cerimonie che in teoria non avrebbero dovuto coinvolgermi tanto, eppure vedere gli sguardi emozionati e felici degli sposini mi scioglie!! E vabeh, in fondo, sono una romanticona anch’io! E…ciao Monila, il sorriso piú sorridente che abbia mai visto (la prima foto 🙂 )
Ma come nessun matrimonio in vista?!? Più che all’abito, se penso al tuo eventuale matrimonio, la prima cosa che mi viene in mente è il pranzo, pieno di manicaretti e dolci al pistacchio (il pistacchio non può mancare in un matrimonio siciliano, mi confermi? )! Sono contenta che tu abbia notato la foto di Monila: come potevamo, tra le altre, non far vincere anche il ritratto dell’emozione e della felicità?!? (Ti è riuscito il sorriso! Touché!)
Grazie ❤️
Mi è piaciuto moltissimo leggere i vostri due punti di vista … e non vi nego che a tratti mi avete strappato anche un sorriso, soprattutto le ” frecciatine ” di una sorella che vorrebbe convolare a nozze l’ altra a quanto pare un pò più restia :D.
Io sono una ” fresca ” sposa italiana, sono campana ed in questo caso si potrebbero scrivere fiumi e fiumi di libri riguardanti la nostra tradizione in merito, ma il nostro non è stato troppo tradizionale .. abbiamo preso come dire, il giusto in tutte le cose pensando più che a fare ” scena ” di riflettere al meglio noi, i nostri gusti e personalità.
In Italia una coppia di sposi può davvero organizzare di tutto per sorprendere i propri ospiti, e ne ho viste di cose ma su una NON devi assolutamente anzi non puoi permetterti di sbagliare, il cibo. Quì da noi la tavola è sacra, sarà per la nostra cultura culinaria e se gli sposi sbagliano menù o la location pecca in qualche piatto … l’ intero evento è a rischio e stai sicuro che verrà ricordato nel tempo per quello, più dell’ abito costoso o meno della sposa. Questa è la parte che più tiene sulle spine una coppia di sposi campani ed i rispettivi genitori … :D.
Per i riti americani personalmente non ho ma partecipato ma ho avuto modo di vedere le foto di quello una cara amica californiana grazie a Facebook e me ne sono innamorata.
(scusate mi sono dilungata 😀 )
un saluto
Paola – SposaFelice
Ciao Paola,
grazie mille per il tuo contributo! Non conosco benissimo le tradizioni campane, ma posso ben capire come il cibo sia in qualche modo protagonista di tutto l’evento.. poi da voi si mangia così bene!! Sono felice ti sia piaciuto l’articolo, e speriamo di risentirci presto!
P.S. Giuro che quando prenderò parte a un matrimonio tedesco, scriverò dettagli e tradizioni anche di quello.. giusto così, per vedere se mangiano “kartoffeln” anche in quell’occasione (!!!)
A presto,
Sabrina
Cara sposafelice (e già il nome dice tutto!) Grazie per aver letto e lasciato un commento. E se il cibo per gli italiani in generale è importante, non posso imaginare per i campani. In due mesi che sono stata a Napoli ho mangiato tantissimo e benissimo (forse troppo perché dopo quell’esperienza ho deciso di diventare vegetariana… Ma questa è un’altra storia, che magari un giorno racconterò). A presto!