“L’Italia ha un grande elemento di esportazione
che è il suo marchio, il suo stile di vita,
il suo gusto”
Luca Cordero di Montezemolo

Come molte delle nostre visite nella grande mela, anche questa è cominciata, dopo Turnpike, parcheggio, Path e metro varie, (il percorso che di solito facciamo dal New Jersey per giungere nella città che non dorme mai) nell’Upper East Side di Manhattan e precisamente al 690 Park Avenue, indirizzo che corrisponde al Consolato Generale d’Italia a New York.

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Stavolta però l’intera giornata è stata a tema “italiano”. A mezzogiorno infatti Rich, Roman ed io, avevamo appuntamento da EATALY downtown con due giovani donne italiane che ho conosciuto sul web e che desideravo incontrare da tanto tempo. Dal momento che l’appuntamento al consolato si era concluso più in fretta del previsto, abbiamo deciso di prendere la metro solo per alcune fermate e proseguire a piedi nonostante la pioggia. Neanche a farlo apposta, la nostra passeggiata è iniziata da Little Italy. Passare in questo quartiere mi fa sempre un certo effetto: mi fa pensare agli immigrati italiani del primo ‘900, periodo storico affascinante, al quale ho deciso infatti di dedicare un’intera rubrica Broken-English nel mio blog.

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Dopo aver attraversato altri quartieri, siamo arrivati al One World Trade Center dove, tra gli altri edifici ultra moderni, si trova anche EATALY, dove avevamo appuntamento. La prima ad arrivare è stata Camilla (@carotilla_ su Instagram), mamma deliziosa, bravissima grafica e youtuber di qualità, che tra le altre cose è stata la prima italiana all’estero che ho intervistato per il mio blog (se non avete letto, potete trovare la sua intervista qui ). Poco dopo aver rotto il ghiaccio ecco arrivare anche Valeria (@dearvaleria su Instagram), newyorkese, dallo stile innato, tipico di chi è nato a Milano,e in generale un po’ di noi tutti italiani, costumista cine-tv, personal shopper e inviata da New York per ItineraMag. Due donne, diverse, ma entrambe intelligenti e interessanti, dalle quali prendere ispirazione. Abbiamo pranzato con cibo dai sapori nostrani, abbiamo parlato di diversi argomenti e passato un po’ di tempo insieme. Non mi sembrava vero di poter parlare italiano per tutto quel tempo!

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Dopo pranzo, abbiamo gironzolato qua e là tra pasta, formaggi, bevande, dolci, biscotti… Tutto italianissimo, ovviamente!

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L’ultima sosta, dove abbiamo salutato Valeria, con la promessa di rivederci presto, è stata tra pasticcini golosi, gelati cremosi e caffè schiumati.

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Usciti da Eataly, abbiamo fatto una passeggiata dentro la nuova struttura del One World Trade Center, Oculus, dove abbiamo salutato anche Camilla.

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Dopo aver dato uno sguardo al luogo dove un tempo si erigevano le torri gemelle, abbiamo pensato di passeggiare a Wall Street, dove, non andavamo da tanto tempo. Per chiudere in bellezza la nostra giornata italian style, ci siamo fermati in una pizzeria napoletana che faceva personal pies (del perché di questo nome ve ne parlerò presto in un altro post) Napolitan Express che aveva un odore speciale e quel sapore buonissimo che mi ha portata dritta dritta alla città delle sfogliatelle e del Vesuvio, che io amo!

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Sazi, stanchi e felici ci siamo diretti a intraprendere il cammino inverso della mattina, per rientrare a casa. Come la pizza e come tutte le altre cose belle (ma anche brutte per fortuna!) anche questa giornata italiana è terminata. New York sa sempre sorprendermi, ogni giornata che ci si passa è diversa,  speciale davvero, ricca di ispirazioni e di ricordi da portare nel cuore, proprio come questa che sapeva un po’ di casa. A presto!

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