Solo nella tradizione è il mio amore
(P. Pasolini)
Quella del Maibaum è una tradizione tutta bavarese, che a me piace e che vi voglio raccontare.
Si sta celebrando proprio mentre scrivo, e mi piace l’idea di raccontavi in diretta questo pezzo dei miei giorni bavaresi.
E’ importante che sappiate, per prima cosa, che il Maibaum – che noi tradurremmo come “albero della cuccagna”, più o meno – è una festa che si celebra il Primo Maggio, data storica praticamente in tutto il mondo e per le stesse ragioni.
I bavaresi, però, che non sono capaci a fare solo una scampagnata fuori porta o a radunarsi per sentire musica in piazza, ma anzi devono sempre montar su qualcosa di impegnativo, i bavaresi – dicevo – ci mettono la fantasia e raccontano una storia antica che viene da lontano, coi gesti che sono gli stessi dei loro nonni o bisnonni, probabilmente, e quella sacralità nel compierli propria di chi ci tiene davvero alla terra in cui abita.
In Baviera non esiste Primo Maggio senza Maibaum. Ogni città o piccolo centro ne ha uno suo, infatti, e cambia a seconda della zona sia per decorazione che per modus operandi. Alcuni alberi mantengono la corteccia, altri no, alcuni vengono decorati con immagini intagliate e con nastri colorati e bandiere. Quello di Rottach quest’anno è senza corteccia, liscio e altissimo. E’ bello.
La tradizione, però, resta la stessa più o meno per tutti.
L’albero, che da quello che ho letto e sentito dovrebbe essere una conifera, viene scelto tempo prima con cura e precisione e poi viene tagliato. A questo punto la tradizione vuole che venga rubato: di notte, un gruppo di ragazzi divenuti con gli anni dei veri professionisti, portano via il Maibaum chiedendo un riscatto in cambio del rilascio.. riscatto da pagare obbligatoriamente in birra e salumi vari!
Anche in questo i bavaresi non si smentiscono: precisi ( o fissati?) come nessuno, stanno molto attenti a che durante il rapimento l’albero non venga danneggiato poiché questo sarebbe uno scandalo imperdonabile, e dall’altra parte il riscatto viene pagato puntualmente e nelle quantità richieste. Insomma, è una roba seria!
Una volta tornato al suo posto si procede con la preparazione. Uomini volenterosi, con le facce buone e le mani un po’ rovinate, ma nel modo bello in cui lo sono le mani oneste di chi ha lavorato una vita, si mettono all’opera e iniziano i preparativi. Di solito il 30 Aprile l’albero viene intagliato e provvisto già di alcune decorazioni (in alcuni centri viene per esempio anche dipinto coi colori della Baviera), viene costruita una base, portata la ghirlanda, preparato le assi che serviranno il giorno seguente.
La mattina del Primo Maggio, che è poi oggi, lentamente il Maibaum viene issato. La tradizione vuole che venga usata la sola forza fisica e nessun macchinario, cosa che comporta ovviamente la collaborazione di tutta la comunità, che con pazienza, volontà (e fiumi di birra) si riunisce per creare qualcosa di originale, che ha il sapore divertente della festa e nostalgico dei tempi che furono. Impagabile, dunque. Non vi spiegherò la tecnica con la quale accade tutto questo, soprattutto perché non saprei farlo, ma anche perché ho deciso che è meglio che ve la mostri. Che vi mostri l’albero, sì, ma anche loro, i bavaresi che lavorano, i bavaresi coi loro costumi che amo, i bavaresi innamorati delle loro tradizioni, i bavaresi festaioli. Eccoli. Col loro albero della cuccagna, col loro albero del Primo Maggio.
Una volta tirato su, si procede con la decorazione. Praticamente si fissano delle stanghe perpendicolari all’albero stesso, che serviranno poi a tenere su gli stemmi delle Associazioni artigiane, che sono poi le altre grandi protagoniste della giornata. Gli stemmi sono bellissimi, e diversi tra città e città, tutti quanti.
Alla fine poi viene issata la ghirlanda, più o meno decorata, alla quale poi vengono attaccati i famosi premi (bottiglie di vino, salumi, grappe) che in teoria si aggiudicheranno coloro che avranno l’ardire di arrampicarsi fino in cima, “rubarli” e velocemente portarli a terra senza farli cadere durante la faticosa discesa.. questa parte di tradizione non è rispettata dappertutto, credo, ma ancora molto molto diffusa.
Ovviamente, in tutto questo, si mangia. E si suona. A Rottach c’è un piccolo stand dove stanno preparando ottimi wurst che io non mangerò mai, crauti, salsicce, patate, brezel, e ovviamente birra. Tanta. Tantissima birra. Si festeggiano anche così, in Baviera, i lavoratori del mondo, mangiando, ballando, suonando musica tradizionale, un mare di cappelli verdi con piccole piume, e giacche e calzettoni bianchi, tutti lì a ringraziare, a brindare, a far festa. A raccontare una storia, proprio come piace a me.
Sta piovendo ed è difficile scattare, mi scuserete se non saranno le foto più belle mai viste. C’è la banda che suona e proprio non posso non andar lì a chiedere un minuto per uno scatto. Un minuto per uno scatto. Tanto loro son felici, hanno tutto il tempo del mondo, soprattutto oggi. Ecco, forse è questo che mi piace di più del loro modo di essere. Sembra sempre che abbiano tempo.
Non so bene a quando risalga il primo Maibaum, ma dovrebbe essere intorno al XIII sec. quando si issava per celebrare tutto ciò che cresce e che dà frutti. Oggi mi sembra, vedendo tutto questo, che sia qualcosa che ha a che fare con l’abbondanza, la speranza, la tradizione e l’orgoglio di un costume tipico e unico nel suo genere. Un modo di far festa, bavarian style.
E come si fa a non innamorarsene. Almeno un po’. Almeno oggi.
Sabrina
“My love lies only in tradition”
( P. Pasolini )
The Maibaum festival is a Bavarian tradition I’m very fond of and today I’m going to share everything I know about it with all of you. It’s happening as we speak, which makes it more exciting as, for the first time, I get to talk live about bits and pieces of my Bavarian adventures. First off, it’s important to know the Maibaum – which translates as Maypole or May tree – is a celebration held on International Worker’s Day, May 1st, more commonly known as Labour Day.
Bavarians aren’t capable of keeping a low profile, when it comes to celebration, like having a picnic or a get together listening to live music at the town’s main square, for instance. They must go out of their way with something big, sharing the same creativity and knowledge handed down to them from previous generations while expressing a sacred devotion for their land and their origins.
In Bavaria there’s no May Day without the Maibaum. Nearly every town and village has one and, although the tradition remains intact throughout the whole region, how it’s decorated depends on the neighborhood as distinct characteristics showcase different local customs. As I mentioned above, the Maibaum is a tree or a tree trunk, adorned with flags, colorful ribbons and carved figures. The huge pole can be used with the tree bark or shaved and polished. The one in Rottach is shaved, polished and very tall, this year. It’s beautiful.
I’ve been reading about the Maibaum tradition and I’ve learned that, once the tree is carefully selected, cut and decorated, it has to be stolen by a group of thieves, who have become professionals over the years, which in turn will negotiate its safe return in exchange for beer and food. This is another reason Bavarians will always be Bavarians. Precise, perhaps fixated, they will make sure that, during the hi-jack, the tree won’t get damaged as this would be an unforgivable scandal. On the other hand they will pay the exact ransom requested by the thieves and always on time. A really serious deal, to say the least.
Once the tree is brought back to its rightful owners, it’s time to proceed with the prepping of its erection. A bunch of hard working men, with friendly faces and rough, overworked hands which prove a background of utmost honesty and decency, get ready to roll. The celebration usually starts on April 30th. In some regions the tree is smoothed down and painted in the traditional Bavarian colors. A wreath to adorn the Maibaum is chosen and smaller trees shaped like tools to help the erection of the Maibaum are gathered for the next day.
The morning of May 1st – which is today – is when the Maibaum gets erected, as per tradition, solely by manpower.
Since no mechanical aid is allowed for this task, the community has to come together as a whole in order to put the maypole in place. It takes a lot of patience, effort, strength and of course plenty of beer to put this original celebration together that reminds us what fun really meant during the good old days. So nostalgic and so priceless..
I won’t sit here and explain what happens during the elevation of the maypole because I’m not an expert and I honestly don’t even know much about it myself. However, I decided I’m going to let my photos do the job for me. I want to show you the tree, obviously, but I also wish to show you the engine that makes this festivity an amazing reality: the Bavarians who work hard, the Bavarians and their fine costumes I love so much, the Bavarians in love with their cultural traditions, the Bavarians who love to party. Here they are on May Day with their beloved Maypole.
Once the tree is firmly anchored in the ground, decorations are added to smaller poles perfectly secured perpendicularly to the tree itself. Decorations include signs of local craftsman’s clubs, the big stars of the day which look different from city to city but all gorgeous nonetheless. Fixing the wreath on top of the maypole and hang prizes like sausage, wine bottles and grappa to it, is the next step. This will allow locals to compete in climbing the maypole all the way to the top to retrieve and win those prizes if they hold on to them without dropping them while climbing back down. This competition is not practiced everywhere, but it’s still fairly popular.
Of course food and live music play a big role during this festivity. There’s a stand in Rottach where they grill delicious sausage I will never eat, sauerkraut, roasted potatoes, pretzels and of course beer. A lot of beer. That’s how Bavarians celebrate International Worker’s day. Eating, dancing, playing traditional music, rocking green Alpine hats with tiny feathers, big blazers and white socks, giving thanks, toasting, partying is how they tell their story. And I love it!
Please forgive me if my photos are not the best today. It’s raining, unfortunately. A marching band is passing by and I have to go and ask if I can take just one picture of them. A minute to take a picture is all I need.,They have all the time in the world, they can give me just a minute right? There, that’s the thing I like the most about them. They always seem to have plenty of time to spare.
I’m not sure when the Maibaum tradition first occurred but I believe it started around the XIII century when the pole was erected to celebrate bountiful harvests and soil fertility. As I’m part of all this today, I can’t help but think of it as wealth, hope, tradition and pride in wearing a one of a kind costume no one else could ever pull off and, last but certainly not least, a big happy, Bavarian style party.
How can we not fall in love, at least for a day?
Sabrina
Traduzione a cura di Caterina Podda
Traslated by Caterina Podda
“Sembra sempre che abbiano tempo”… Che cosa bella, in un mondo che fugge e che non si ferma mai, sempre a rincorrere le cose e, nella maggior parte dei casi, non riuscirle mai a prenderle!
Ed è proprio vero, forse banale, che “paese che vai, usanza che trovi”!
Bel post, comprese le foto sotto l’acqua! 😉
E’ proprio vero, forse banale, che “paese che vai, usanza che trovi!”… E che bella cosa quella del: “Sembra sempre che abbiano tempo.”, in un mondo in cui tutti fuggiamo, per cercare di rincorrere cose che non si lasciano prendere!
Bel post, comprese le foto… “sott’acqua”! 😉
Ciao Renata, credimi, questa cosa del tempo è una roba che mi affascina dei bavaresi, fin dal primo giorno che l’ho “vista”.. grazie del tuo commento, sono felice ti sia piaciuto il mio articolo (e le mie foto “bagnate”!!) Un abbraccio!