“Il viaggio perfetto è circolare. La gioia della partenza, la gioia del ritorno.”
(Dino Basili)
Dove eravamo rimasti? Ah sì, Roman si era svegliato e dopo aver percorso il bordwalk, avanti e indietro, avevamo deciso di fermarci a pranzare (ricordate? se la risposta è no potete leggere qui). Ad Asbury Park la scelta di ristoranti è davvero infinita. Volevamo andare a mangiare un brezel all'”Asbury Festhalle & Biergarten”, dove Rich si ferma spesso a pranzo con i suoi colleghi, primo perché ero curiosa di provare questo posto che sa di Germania e poi per sentire Sabrina un po’ più vicina, e vedere con i miei occhi, e col mio palato, se quello che ci aveva raccontato dei biergarten bavaresi potevo ritrovarlo in questa cittadina così particolare del New Jersey. A proposto, a Monaco c’è un biergarten speciale che Sabrina ci descrive qui ..fantastico!!
L’aria fredda e il mio abbigliamento non proprio appropriato, mi hanno fatto cambiare idea e rimandare a una di quelle giornate calde e piacevoli di primavera o a una di quelle fresche sere d’estate. Così, vista la fame e l’orario, abbiamo deciso di andare sul sicuro. Ci siamo indirizzati verso il “Windmill”. Non sono certo il tipo che è contro le catene di Fast Food, ci mancherebbe, ogni tanto mangio al McDonald’s anch’io, sono umana e vivo in America, non dimentichiamocelo. Potendo però scelgo di mangiare locale. “Windmill” è sì un franchise, ma esiste solo in New Jersey e a mio parere è il più buono in assoluto, almeno tra quelli che ho provato. Le patatine fritte di questo ristorante sono le migliori. Rich e io ci andiamo pazzi. Io adoro anche gli anelli di cipolla fritti e il loro veggie burger New York style. Ci abbiamo portato anche mia madre e mia sorella quando erano qui e hanno gradito. Martha Stewart sostiene che qui facciano i migliori hot dogs. E se lo dice lei, ci sarà da fidarsi, no? Anche perché io sono vegetariana e quindi non posso approvare, ma mia suocera e chi conosco che li ha provati sarebbero d’accordo.
Eravamo così affamati che non ci siamo neanche tolti le giacche per mangiare! Ci siamo riposati e scaldati un po’ e poi siamo ripartiti.
Da lì siamo andati a fare una passeggiata a Cookman Avenue, il cuore della più moderna e trendy Asbury Park. Questa zona è stata rinnovata e rivalutata negli ultimi anni e gli edifici hanno un aspetto contemporaneo ed europeo, pur mantenendo alcuni palazzi storici nell’insieme.
Pensavamo di prendere un dolcetto. Io volevo un cupcake e così ci siamo fermati alla Bakery “Confection of a rockstar” dove Rich mi aveva preso i macarons il mese scorso ( sono tra i miei Preferiti di Febbraio ricordate?).
Allora ho capito che non sono solo le scatoline ad essere rosa.
Non sapevo cosa scegliere e alla fine ho preso un red velvet cupcake buonissimo. A Roman e a Rich non piacciono i cupcakes (come fanno, spiegatemelo!!!) così l’ho divorato tutto da sola.
Per fare contenti loro, invece, siamo andati dall’altra parte della strada, da “Lola” dove indovinate cosa vendono? Il gelato! Anche formaggi e vini sono la loro specialità.
Roman ha iniziato a fare i capricci e così siamo dovuti scappare. Abbiamo proseguito il nostro giro affacciandoci qua e là nei negozi così unici e particolari che puoi trovare soltanto qui.
Mentre tornavamo in macchina, mi guardavo intorno e ripensavo alla Domenica che stava per finire.
Era stato bello passeggiare sul boardwalk, perdersi nei negozietti turistici, alzare gli occhi verso quegli edifici così iconici. Ma più di tutto stare con la mia famiglia ha reso la giornata speciale. Perché non importa dove vai, ma con chi fai il viaggio.
A presto,
Alessandra
“The perfect journey is circular. The joy of departure, the joy of the return”.
( Dino Basili )
Where were we? Oh yea, Roman woke up and, after strolling up and down the boardwalk, we decided to get something to eat. Remember? ( If the answer is no, you can read the first part of this article here ). Picking a restaurant in Asbury Park is no easy task. At first we wanted to get a pretzel at the “Asbury Festhalle & Biergarten” where Rich and his coworkers often go to for lunch. I wanted to enjoy a little taste of Germany, feel closer to Sabrina and see with my eyes and with my palate, if everything she told us about her Bavarian Biergartens could also be found in this little, unusual city in New Jersey. By the way, Sabrina tells us all about a special Biergarten in Munich. It’s fantastic. Check it out Hhere. I changed my mind because I was dressed too lightly for such a cold day and decided to save the pretzel for another day, either for a warm spring day or a mild, pleasant summer night. We were starving though, and it was late so we decided to head where we knew we couldn’t go wrong: at the “Windmill”. I’m certainly not the type who’s against fast food chains, I eat at Mc Donald’s every once in a while too, because I’m human and because I live in America, let’s not forget that. If I can though, I prefer to eat local. “Windmill” is indeed a franchise, but its locations are only in New Jersey and to me, among the fast foods I tried so far, this is the absolute best. Their French fries are to die for. Rich and I are huge fans! I also love their onion rings and their New York Style Veggie Burger. We even took my mother and my sister when they came to visit and they also enjoyed the food. Martha Stewart rated their hot dogs as the best in the country and if Martha Stewart said it, we better believe it. Right? I’m a vegetarian and I can’t confirm, but my mother in law and everyone who tried them second her opinion. We were so hungry we didn’t even take our jackets off to eat. We got some rest, warmed up a little and left. From there we walked to Cookman Avenue, the heart of a more modern and trendy Asbury Park. This area has been renovated and rebuilt over the last few years and its buildings have a contemporary and European look while several others maintained their usual historic profile. We thought about treating ourself to an indulgent dessert. I wanted a cupcake and so we made a quick stop at the “Confection of a rockstar” bakery where Rich bought me some macarons last month ( they made the February Favorites article, remember? ) I quickly realized that their packagings are not the only pink items in the shop. I didn’t know what to choose and in the end I opted for a delicious red velvet cupcake. Rich and Roman don’t like cupcakes ( tell me how that’s even possible please! ) so I chowed down the whole thing by myself. To make them happy we went to Lola, across the street, and guess what they sell? Gelato! But wine and cheese are also a specialty of theirs. Unfortunately Roman started acting up so we had to leave. As we walked back we window shopped at all of those unique stores you can only find here. Before I got in the car I took one more look around while thinking about my Sunday that was sadly coming to an end. It was nice walking down the boardwalk, getting lost in those cute tourist shops, looking up and staring at all of those iconic buildings. But what made everything that much more special was spending the day with my family, because it doesn’t matter where you go, but who you go with.
See you again soon,
Alessandra
Traduzione a cura di Caterina Podda
Translated by Caterina Podda
Mi hai fatto venire fame con il tuo racconto..ora vorrei un cupcake!! belle foto ☺
….che belle che sono le tue uscite domenicali! Nella mia immaginaria agenda mi sto segnando tutti i luoghi che descrivi e che grazie ai dettagli mi fai venire voglia di visitare. Amo il NJ, l’ho detto e scritto più volte ed essendo uno Stato abbastanza grande, mi rendo conto che ne ho visitato solo un pezzettino piccolissimo….spero, con tutto il cuore, di poter tornare un giorno, non troppo lontano. Baci
Ciao, Grazie mille! Le tue parole mi riempiono di gioia, perche’ con i miei semplici racconti, il mio obiettivo e’ quello di portarvi un po’ quaggiu’ e di farvi innamorare non solo dell’America delle grandi citta’, ma anche di quella dei piccoli centri.
ps, scusa gli apostrofi al posto degli accenti, ma sto scrivendo dalla mia tastiera americana!)