– E’ facile, vediamo.. Rifletti, ammicchi,
poi sbatti un po’ le palpebre, poi chiudi gli occhi.. e salti!
– Bert, che sciocchezze sono queste!
Ah, perché devi sempre complicare le cose
quando sono semplicissime! Uno, due..
(Da “Mary Poppins”)
Stavolta vado dritta al punto: chi viene a Monaco di Baviera nel periodo giusto deve assolutamente vedere Tolwood. Non ci sono né se né ma, non c’è scusa che regga, né alibi, niente. C’è solo una cosa da fare, ovvero mettere una crocetta sulla vostra guida, oppure (ed è una scelta che consiglio!) segnarsi questo articolo e ricordarsene al momento opportuno. Sono schifosamente di parte, me ne rendo conto, ma io opterei per la seconda.
Comunque il punto non è questo. Il punto è Tollwood. E adesso vi spiego cos’è.
Si tratta di una manifestazione organizzata a Monaco due volte l’anno, che nella sua versione estiva – il Tollwood Sommerfestival – ha sede al Parco Olimpico e si svolge tra Giugno e Luglio, mentre in quella invernale – il Tollwood Winterfestival – trova posto a Theresienwiese, lo stesso luogo dell’Oktoberfest, da fine Novembre a Natale.
Va da sé che in questo articolo vi racconterò del Festival d’inverno, che ho visitato pochi giorni fa e di cui ancora non riesco a dimenticare l’atmosfera.
E’ strutturato come un insieme di grandissimi stand illuminati con diversi colori, ognuno dei quali ospita determinati eventi, in un calendario pieno di meraviglie. Fra un tendone e l’altro (somigliano in tutto e per tutto alle strutture del circo, avete presente?) ci sono, onnipresenti in questo periodo, le casette di legno tipiche dei mercatini di Natale, ma con delle sostanziali differenze.
Ovviamente non potevo mancare, e per diverse ragioni. Prima fra tutte, le sue luci. Appena arrivata, sono stata investita da una moltitudine di colori così intensi che ci ho messo qualche minuto per assorbirli tutti. Me ne sono rimasta zitta a osservare, e chi mi conosce avrà già intuito la bellezza che dovevo avere intorno, visto che vedermi in silenzio per un tempo che va oltre i cinque minuti è un’impresa un po’ difficile, di solito. Comunque, difetti a parte, eccomi lì circondata da luci.
E da una musica suonata dal cielo, forse, o magari erano solo le parole della gente, le risate e le urla che però a me sono sembrate musica e non rumore. Non so. E’ che mi rapisce, ogni tanto, la felicità, quando la vedo negli occhi delle persone che mi passano accanto e che incredibilmente mi guardano per vedermi, e mi salutano senza motivo. Musica, appunto.
E poi, in generale, l’atmosfera, che conosco bene e che mi riporta al mio ambiente naturale, quello dove mi sento a casa perché fatto da gente (un po’ strana, direbbe qualcuno senza fantasia) come me. Sì, perché Tollwood è la celebrazione della cultura e delle arti in tutte le sue forme. Nei tendoni illuminati di cui vi parlavo si organizzano concerti di musica classica e leggera, spettacoli teatrali, performance di acrobati e danzatori, balletti, mostre d’arte moderna e contemporanea con dipinti e sculture pazzeschi, mentre negli spazi all’aperto tra uno stand e l’altro si aggirano i miei amati, amati artisti di strada, illuminati e belli come la notte di Natale a New York.
Ovviamente ci sono spazi appositi per mangiare e bere, le casette di legno vendono oggetti natalizi e non, e altri stand ospitano un bazar e un mercato grandissimi.
Il tutto è all’insegna del rispetto per l’ambiente e, in generale, dell’ecologia. A differenza dei mercatini natalizi tradizionali, a Tollwood troverete oggetti dall’aria etnica, prodotti naturali, arte creata con materiali di riciclo, un albero di Natale fatto con delle bottiglie di plastica, qua e là sculture ottenute con barattoli, stoffe, legno, polistirolo. Ogni cosa, al Winterfestival, ha a che fare con la tematica ambientale, tanto che occasionalmente sono anche previsti dibattiti e conferenze su questo tema.
Ogni anno si registra un numero sempre più alto di visitatori, eppure non sembra affatto un luogo “turistico”, se così posso dire. Sembra un luogo altro. Un posto nel quale hai la sensazione di entrare, come Mary Poppins che insieme a Bert e ai bambini salta nel quadro dello spazzacamino e si ritrova in un altro mondo, avete presente? Sono certa di sì.
Io mi faccio rapire, da cose come questa. Non ho mai saputo spiegarne la ragione, ma è così. La prima cosa che ho detto appena entrata a Tollwood è stata “ma la gente che viene qui in vacanza, ci passa per il Winterfestival, vero? Vero?”
Vero che ci verrete anche voi, se vi troverete mai nelle vicinanze? Vero che vi farete coinvolgere da questo articolo e lascerete stare tutto il resto e farete il salto di Mary Poppins senza nemmeno pensarci su?
Io nel frattempo credo di aver deciso una cosa, anche se non solita fare mai programmi. A Capodanno, proprio a Tollwood, si terrà una grande festa per salutare il 2015. Il mercatino all’aperto, quello con le casette di legno, chiuderà il 24, rimarranno solo gli spazi dedicati al cibo, ma negli immensi stand allestiranno una grande festa: si balleranno musiche diverse in ogni tendone (compreso il mio amato swing, il jazz, e alcuni dj famosi) e verso le 20.00 in uno degli stand ci sarà uno spettacolo teatrale e poi il Valzer di Mezzanotte..
Ecco, credo che Tollwood sarà il modo giusto, per me, di salutare questo anno che se ne va. E il modo che mi somiglia, anche.
Voglio assistere a uno spettacolo teatrale di cui capirò poco le parole e molto di tutto il resto, voglio ascoltare musica swing che mi ricordi il mio sogno di visitare New Orleans, voglio ballare il Valzer di Mezzanotte con un signore anziano sconosciuto dai gesti gentili e ancora oltremodo nobili, voglio bere una discreta quantità di bicchieri di buon vino – e prosecco, credo ci sarà il prosecco – e brindare col mio Christian, voglio sentire la musica dei dj e mangiare all’aperto, sotto il cielo di Monaco che alla fine non è poi così grigio, anzi. Voglio saltare (di nuovo) nel quadro.
E se qualcuno di voi ha la malsana idea di seguirmi, io sono lì. Insieme, chi lo sa, magari si salta più lontano.
Sabrina
Ah, dimenticavo. Davvero, se potete non perdetevi il Winterfestival. E non perché lo dico io, semplicemente perché farlo è un errore.
– It’s easy. Let’s see. You think.
You wink. You do a double blink.
You close your eyes and jump!
– Bert, what utter nonsense! Ohh!
Why do you always complicate things
that are really quite simple? One, two..
(Mary Poppins )
Today I’m going to go straight to the point: whoever comes to Munich at the right time must visit Tollwood. No ifs, no maybes, no excuses, no alibis. There’s only one thing to do: mark this destination on your map or ( and this I strongly suggest ) save this article to use when the time comes. I’m totally biased, I know, but I disgustingly suggest you opt for the second option. This is not the point though, the point is Tollwood, therefore, I’m going to explain what it is.
Tollwood is a company that organizes a cultural festival in Munich twice a year. The summer version called ” Tollwood Sommerfestival ” takes place at the Olympiapark Süd between June and July while the winter version, called ” Tollwood Winterfestival “, that starts at the Theresienwiese, the same place where the Oktoberfest is held, between the end of November to Christmas.
In this article I’m going to tell you all about the visit I paid to the Winterfestival, just a few days ago which I’m still thinking about its magical atmosphere today. This market is made of huge tents decorated with bright, colorful lights. Each tent hosts a different event creating a calendar of absolute bliss for the whole duration of the festival.
In between tents ( they look like a smaller version of a circus tent, if you will ) there are cute wooden houses that look like the typical ones all respectable Christmas markets offer, but with a twist. I couldn’t miss it for the world, for different reasons, especially for the lights. As soon as I got there I felt overwhelmed by a multitude of colors so intense it took me a moment to absorb everything in. I just quietly observed everything around me and those who know me must believe how beautiful it was as I’m unable to stay quiet for longer than 5 minutes. Anyway, apart from my flaws, there I am, surrounded by the magical lights.
And by the music coming from the sky, maybe? Or maybe it was just people talking, laughing and shouting, which I perceived as music for my ears and not as noise. I don’t know, sometimes I find myself enchanted by happiness, when I see it in people’s eyes, every time they walk by looking and smiling at me without a reason. Music. That’s exactly what it is to me.
Overall it’s the atmosphere that makes me happy, a feeling that brings me back to a familiar place made of weird ( as some without much of an imagination would say ) people, like myself. Yes, because Tollwood is the celebration of culture and art in all its shapes and forms. In the illuminated tents I was telling you about earlier, many concerts of both classical and light music are held, theatrical plays, dance and acrobatic performances, contemporary and modern art expositions full of stunning sculptures and paintings, while in the open areas my beloved street artists are wandering in between stands. They are sparkly and gorgeous, just like Christmas in New York City.
Of course there are plenty of food courts where you can eat and drink, the little wooden houses sell Christmas souvenirs and whatnot and other tents host craft bazaars and a huge market.
All that is environmentally and eco friendly. Unlike in most traditional Christmas markets, there are a lot of ethnic items in Tollwood as well as natural products, art made with recycled materials, a Christmas tree made of plastic bottles, sculptures made of cans, wood cloth and styrofoam here and there. Every single thing found at the Winterfestival is related to the environment, in fact, conferences and debates about this topic are occasionally taking place here.
Every year the number of visitors increases drastically even though it’s not really considered a tourist destination. It’s more like a different planet, a place that you have the feeling you’re “entering” just like Mary Poppins, with Bert and the children jump into the chalk drawing and end up in a different world. Do you know what I’m talking about? I’m sure you do. This is my way to make myself understood, I was never able to find an answer to why I express myself like this, but that’s what I do. The first thing I said when I first stepped foot in Tollwood was ” People coming here on vacation do visit Tollwood, right? Right? ” Do you guys promise you’ll visit too, if you happen to be in the neighborhood? Will you let this article win you over to where you won’t worry about anything else but come here and just jump like Mary Poppins and I did without thinking twice?
In the meantime I think I decided to do something, even though I don’t like to make plans ahead of time: on New Year’s Eve, here at Tollwood, there will be a big celebration to say goodbye to the year 2015. The open market, the one with the wooden houses, will close on December 24th although the food court will be open, but the huge tents will host an unbelievable party: we can dance to different types of music ( including my beloved swing, jazz and famous DJs will be here too ) and, around 8pm, one of the tents will host a theatrical play and a midnight waltz right after that.
I think that saying goodbye to this year is the best way for me to celebrate, and the way it suits me perfectly. I’m eager to see a theatrical play I won’t understand too many words of, but I will indeed understand everything else, I want to listen to swing music that will remind me of my dream to visit New Orleans one day, I want to dance the Midnight Waltz with a gentle, old fashioned, random old man, I want to drink several glasses of wine and prosecco – I’m hoping prosecco will be available – and toast with my Christian, I want to listen to the DJs and eat out under the Munich sky, which is not grey at all, as many would assume.
I want to jump into the chalk drawing, again.
And if any of you are thinking about joining me, I will be there. Who knows, maybe together we can jump further.
Sabrina
Oh, I almost forgot. Please visit the Winterfestival in Tollwood if you get the chance. Not because I say so, but because missing it would be a huge mistake.
Traduzione a cura di Caterina Podda
Translated by Caterina Podda