“Esistere è cambiare, cambiare è maturare,
maturare è continuare a creare se stessi senza fine”
(Henri Bergson)
Avete presente quelle persone che appena incontrate vi sembra di conoscerle da una vita? Io la chiamo alchimia, quella tra me e Daniela Pasqualini. E pensare che non ci siamo mai viste di persona, ma spero tanto che prima o poi succederà. Tra l’altro mi piacerebbe moltissimo visitare Boston, che è la città lontano dalla patria che lei, insieme alla sua famiglia, ha scelto di chiamare “casa”.
Io adoro Daniela: è una donna dolcissima, elegante e davvero “social” nel modo che piace a me. Daniela condivide, gioca, si diverte, anche nelle occasioni più semplici mette passione e se può darti un mano non si tira mai indietro. Mi ha anche aiutato a realizzare uno degli articoli di Halloween (questo ). Sono contenta che abbiate anche voi la possibilità di sapere qualcosa in più su di lei.
- Da quanto vivi in America? Com’è cambiata la tua vita?
Ciao Alessandra! Sono ormai due anni che mi sono trasferita negli Stati Uniti per seguire mio marito. E la mia vita è cambiata radicalmente dal punto di vista lavorativo, piuttosto che personale.
Prima di lasciare il solo paese che io abbia mai conosciuto e vissuto, lavoravo a Firenze nel Finance Team di un’azienda americana, dove ho incontrato mio marito, originario di New Orleans, Louisiana. Dopo pochi mesi dal trasferimento negli Stati Uniti è nata Sofia e, tra maternità e aspettativa (Viva il contratto italiano!), ho deciso di prendermi un po’ di tempo da dedicare solo alla famiglia.
Ma anche io sono cambiata.
Trasferendomi in America ho conosciuto a fondo due culture, quella di mio marito e, quindi, del paese che mi ospita, e quella italiana, che prima ho sempre dato per scontata. Sono diventata molto più tollerante, aperta mentalmente ed in grado di cogliere sfumature che prima passavano inosservate.
- Qual è stata la prima cosa che hai pensato quando hai sentito la parola “Boston” legata al tuo trasferimento?
Le ore di volo da Roma. Fortunatamente il diretto Roma – Boston impiega solo circa 8 ore.
Inoltre, Boston è una delle città più vicine all’Europa, non solo geograficamente ma anche nella mentalità e nell’architettura, avendo molti edifici risalenti al periodo vittoriano. E’ una città vivace dal punto di vista culturale e scientifico e molto fiera della sua storia.
Nota dolente sono gli inverni, molto lunghi e con nevicate moooolto abbondanti.
- Qual è stato l’evento più importante della tua vita da quando sei negli Stati Uniti? E quale evento “italiano” (familiare, tra gli amici, etc. ) ti sei persa stando a Boston?
Sicuramente la nascita di Sofia, la mia secondogenita. Il tornare a casa dall’ospedale e veder crescere la mia famiglia è stata un’ emozione indescrivibile.
Gli eventi italiani che mi sono persa sono la nascita del mio nipotino ed i matrimoni delle mie amiche… Non so il perchè ma tutte le mie più care amiche hanno deciso di sposarsi nel 2014! Sono riuscita ad andare solo ad un matrimonio a Luglio. Sofia aveva solo 4 mesi e siamo partite lei ed io da sole e in una settimana siamo state a Roma a visitare parenti, a Firenze a salutare amici, a Verona al matrimonio e a San Benedetto del Tronto per trascorrere un po’ di tempo con la mia famiglia. Lo so… sono una pazza!
- Hai scoperto qualcosa di nuovo di te stessa da quando vivi in USA?
Boston mi ha fornito il tempo di capire veramente cosa voglio fare del mio talento artistico. L’Arte è una passione che ha permeato tutta la mia vita. Sin da piccola disegnavo e scarabocchiavo ovunque. E’ sempre stato un modo spontaneo di esprimermi.
I diversi tipi di paesaggi e le differenti culture mi hanno fornito un ambiente surreale come sfondo per lanciare davvero la mia vera passione.
Pur avendo iniziato a dipingere soggetti paesaggistici sono un’artista prevalentemente figurativa – astratta amante dei colori forti.
Ora faccio parte di due Associazioni, Cambridge Art Association in Massachusetts e Nashua Area Artists Association in New Hampshire e le mie mostre si dividono tra l’Italia e gli Stati Uniti. Sono felice di aver riscoperto questa mia passione. E’ impagabile lo stato di benessere che mi porta il vedere che, anche negli altri, con le mie opere trasmetto un pizzico di emozione.
- Ogni quanto torni in Italia? Che effetto ti fa? Quando sei in Italia ti mancano gli States?
Cerco di tornare una volta all’anno. Mi piacerebbe dire “Vado in vacanza in Italia” ma, alla fine, non sono mai vacanze. Non è semplice viaggiare con due bimbe piccole ma mi mancano gli affetti insostituibili della mia vita, famiglia e amicizie. Mi mancano i sorrisi dei miei amici, una panchina dove mi sedevo sempre con una mia amica a chiacchierare, la colazione al bar con cornetto alla crema e cappuccino, gli antipasti italiani, il camminare e non dover prendere sempre la macchina per spostarmi, mi manca il passato comune che non potrò mai trovare negli Stati Uniti. E, anche se in casa usiamo entrambe le lingue, mi manca il sentire parlare in italiano quotidianamente.
Purtroppo, però, nasce anche il confronto mettendo in discussione quello che prima rappresentava il mio intorno abituale e, più che gli States in generale, mi mancano le comodità, il profondo senso civico delle persone e l’efficienza dei servizi che il vivere negli Stati Uniti fornisce.
Come avrai ben capito l’Italia mi manca ma la mia vita è qui con mio marito e le mie bimbe e non posso chiedere di più!
- È appena passato Thanksgiving. Hai festeggiato?
Certo. E’ un evento sacro ed irrinunciabile per tutti gli americani. Adoro il Thanksgiving… è una festa in cui si può riabbracciare la famiglia e gli amici ed esser grati di ciò che abbiamo.
Dovremmo instituirla anche in Italia!
La mattina del Thanksgiving è tradizione per mio marito, sin da quando era bambino, guardare in tv la storica parata di MACY’s a New York con artisti di Broadway , bande e immensi coloratissimi balloon a forma di zucche, elfi e caricature di personaggi famosi.
Abbiamo cucinato l’immancabile tacchino al forno accompagnato da salsa gravy (ricetta storica della nonna di mio marito), mashed potatoes (purea di patate) e, per dolce, ho preso la tua ricetta del pumpkin pie. Ovviamente non è mancato il vino (italiano) a ravvivare l’atmosfera.
E poi, il pomeriggio, davanti alla TV a vedere partite di football.
- Quanto sono importanti per te le tradizioni? Cosa vuoi insegnare alle tue bambine?
Le tradizioni sono importantissime in quanto aiutano a creare un legame tra i membri della famiglia e solide fondamenta. E, in un certo senso, mi fanno sentire vicina a casa.
Per quanto riguarda le festività con mio marito cerchiamo di integrare tradizioni italiane ed americane. Sono bambine fortunate… ricevono regali e dolci sia da Santa Claus (Babbo Natale) che dalla Befana, una delle più vecchie e leggendarie figure italiane. Ho introdotto loro ( ma anche a mio marito) le canzoni natalizie italiane, il fare il presepe insieme, il mangiare il panettone, che per comprarlo devo andare nel quartiere italiano a Boston, ricevere le uova di cioccolato a Pasqua. Inoltre, mi piace insegnar loro a cucinare e quindi, ogni weekend, ci divertiamo a preparare un piatto tradizionale italiano insieme.. che sia pizza, lasagna o biscotti non ha importanza.
La lista di cosa vorrei insegnare alle mie bambine è molto lunga ma principalmente il rispetto verso gli altri, una buona educazione, credere in se stesse, l’importanza della famiglia, il semplice chiedere scusa e saper perdonare … ma sempre tenendo gli occhi ben aperti!|
Grazie Daniela e in bocca al lupo.
Se volete continuare a seguire Daniela e la sua arte, potete trovarle su Instagram come @pasqdani e @art_by_dany e alla pagina Facebook Daniela Pasqualini Art
A presto,
Alessandra
“To exist is to change, to change is to mature,
to mature is to go on creating oneself endlessly”
(Henri Bergson)
Do you know that feeling you have when you meet somebody for the first time and it seems to know him/her since forever? That’s what I call chemistry and it just happened between Daniela Pasqualini and me. We never met in person but I hope that it will happen someday. I would like to visit Boston too, the city she has chosen and has left Italy for and that she and her family call home. I adore Daniela: she’s a sweet and elegant woman with that right social attitude that I like. Daniela likes to share, play, have fun, puts a lot of passion in what she does and is always ready to help. She was the one who helped me to prepare the Halloween post (this one ). I am glad to give you the chance to know more about her.
For how long have you been living in America? How has your life changed since then?
Hello Alessandra! I have been living in the U.S. for two years following my husband. My life has changed drastically in every way.
Before leaving the only country I knew, I used to work in Florence in the finance team of an U.S company, where I met my husband, who is from New Orleans, Louisiana. After a few months after my arrival in the United States my second baby Sofia was born. Thanks to the maternity leave I decided to spend some time with my family.
But I have changed, too.
Moving to the United States made me know better two different cultures: American and Italian culture. I became more tolerant, open-minded and a better observer.
Which was the first thing you thought when you first heard about Boston?
The flying hours from Rome. Luckily the direct flight Rome-Boston takes only 8 hours. Moreover, Boston is one of the city which is very close to Europe, both geographically and culturally. But also from the architectural point of view, with all its buildings dating back to the Victorian period. It’s a lively city and I am very proud of its history.
The only disadvantage are the long and snowy winters.
Which was the most important event in your life since you have been living in the United States? And what about some important events regarding family, friends, etc…, have you missed in Italy being so far away?
For sure Sofia’s birth, my second baby. It was an incredible feeling coming back home from the hospital and watching my family becoming bigger.In Italy I missed my nephew’s birth and my friends’ weddings…I don’t know why but all my closest friends decided to get married in 2014! I managed to go only to one wedding in July. Sofia was only 4 months old and we left home for a week. So we went to Rome to visit relatives, Florence to visit friends, Verona to the wedding and San Benedetto del Tronto to spend time with the family. I know…it was quite crazy!
Have you found out something new about you since you’ve been living in the United States?
Boston made me understand what I really want to do with my creativity. Art is a passion that has costantly been a part of my life. Since I was a child I used to draw and doodle everywhere. This was my natural way of expressing myself. All the different landscapes and cultures here gave me a surreal background to revamp my passion for art.
Even if I mostly draw landscapes, I define myself as a figurative artist with a thing for abstract subjects and strong colors.
I am currently collaborating with the Cambridge Art Association in Massachusetts and the Nashua Area Artists Association in New Hampshire and I showcase my works both in the US and in Italy. I am so happy that I rediscovered this passion of mine. It is something I cannot explain, that good feeling I have when I succeed in conveying emotions to people, through my works.
How often do you visit Italy? How do you feel? When you are in Italy do you miss the States?
I try to come back once a year. I would love to say that I go on vacation but at the end of the day, it’s never vacation when I go to Italy. It is not easy to travel with two little kids but I miss my family and my friends. I miss my friends’ smiles, having breakfast at the bar with a cappuccino and a typical Italian cornetto, I miss just sitting on a bench and chit chat with friends or just walking and forgetting to use the car and I miss my Italian memory lane… And even if at home we speak both Italian and English, I miss anyway to hear and speak everyday only Italian. Unfortunately, there is the downside. I miss what’s good in the United States, like the comfort, how people are civic-minded and the efficiency of the American. So, I miss for sure Italy but my life is here with my husband and my kids, so I could not asked for more!
Thanksgiving is over. Did you celebrate it?
Sure. It’s a sacred and important holiday for all Americans. I simply love Thanksgiving…it’s an opportunity to gather together with family and friends and be grateful for what we have.
We should have it in Italy, too!
On Thanksgiving morning my husband enjoys the tradition of when he was a child: watching MACY’s parade in New York with Broadway’s artists, music bands and pumpkin, elves or VIP-shaped balloons.
We cooked the traditional turkey, baked in the oven, accompanied by the typical gravy sauce (according to my husband’s granny recipe), mashed potatoes and the pumpkin pie I saw on your blog. Of course there was some Italian wine to spice up the dinner.
In the afternoon everybody in front of the TV watching football games.
How much are traditions important to you? What would you like to teach your kids?
Traditions are very important because they aim at building a solid bond in the family and it makes me feel close to my old home, in a certain way. My husband and I try to follow both Italian and American traditions. Our kids are lucky…they receive gifts and sweets from Santa Claus and the Befana (the old lady who delivers gifts on Epiphany Eve), as well. I made them know typical Italian Christmas carols, how to make presepe (Italian for crib) all together, eat panettone and chocolate Easter eggs for Easter. I also like to teach them very weekend how to cook some traditional Italian dishes, like pizza, lasagne, cookies… The list of everything I would like to teach my girls is quite long: first of all being respectful and polite, how to have self-esteem, appreciate the value of family and learn to apologize and forgive…always with both eyes well pened!
Thank you Daniela and many wishes.
If you’d like to follow Daniela and her art, you can find her on Instagram, @pasqdani and @art_by_dany and on her Facebook page Daniela Pasqualini Art.
See you soon,
Alessandra
Traduzione a cura di Daniela Masciotra
Traslated by Daniela Masciotra
Debbo dire che leggendo queste frasi mi fa ancora piu capire quando sia grande ed immensa mia figlia Daniela.
Walter Pasqualini
Signor Pasqualini lei e sua moglie avete fatto un lavoro fantastico. Daniela è davvero una bella persona, una mamma attenta e affettuosa e una bravissima artista. Che volere di più?!? Grazie del commento